Applicazione carico
Fatti interessanti sulle varianti.
Applicazione caricoNOZIONI SULLA DUREZZA
Qui troverete informazioni utili sulle varianti di applicazione del carico, sulle possibilità di valutazione dei valori misurati nelle prove di durezza (misurazione ottica o della differenza di profondità), sull'elettronica di un durometro (PC, PLC) e su argomenti di progettazione, dalla conformità CE alle varianti di equipaggiamento (ad esempio, regolazione della sonda a volantino o motorizzata).
In passato per applicare la forza di prova nei durometri si utilizzavano carichi a masse mediante pesi. Ciò significa che una determinata forza di prova viene applicata da una massa che agisce direttamente. Spesso la forza di prova può essere modificata con un sistema di leve o cambiando i pesi. La forza preliminare e quella totale nei metodi per differenza di profondità di penetrazione (Rockwell) sono per lo più applicate agganciando pesi supplementari per la forza totale. I sistemi di carico a pesi di questo tipo dispongono spesso anche di smorzatori per poter applicare le forze di prova nel modo più uniforme possibile. Ciò nonostante, è impossibile evitare l'overshooting della forza di prova dovuto al sistema stesso. Inoltre, le misure sono influenzate notevolmente da vibrazioni e urti.
Alcuni durometri, soprattutto i sistemi portatili, per l'applicazione della forza utilizzano carichi a masse uniti a pacchi di molle. Ciò significa che una determinata forza di prova non viene applicata da una forza che agisce direttamente, bensì da una molla; in questo caso la forza rimane sempre uguale e non può essere modificata. Il vantaggio di questo sistema è che non è sensibile alle vibrazioni rispetto alle masse che agiscono direttamente (pesi).
In generale un sistema chiuso di controllo serve a portare una determinata grandezza fisica (grandezza di regolazione "r") al valore desiderato (valore nominale "s") e a mantenerla a quel valore misurando e poi regolando il valore effettivo "i". Il ciclo controllato esegue continuamente i compiti di misura, confronto e regolazione.
In caso di applicazione della forza mediante carico a masse con sistema chiuso di controllo, queste due tecniche vengono combinate insieme: una parte delle forze di prova viene applicata da masse che agiscono direttamente, mentre la parte restante mediante un sistema chiuso di controllo. Soprattutto in caso di forze di prova molto basse si utilizzano carichi a masse per mantenere in modo affidabile limiti di tolleranza molto bassi.
La prova di durezza Brinell è sempre stata una sfida per i metalli morbidi e le superfici difficili. In particolare con i materiali morbidi, i bordi non possono essere sempre riconosciuti in modo ottimale a causa di una significativa deformazione (rigonfiamento) intorno all'impronta.
La tecnologia SmartLight sviluppata da EMCO-TEST combina una lente con una “luce collimata”. Con questa illuminazione, un sistema di specchi dirige fasci di luce paralleli sull'impronta di prova. Di conseguenza, la luce colpisce la rientranza esattamente dall'alto e impedisce la formazione di ombre nell'area del rigonfiamento. Il contorno è chiaramente riconoscibile e l'impronta può essere valutata con precisione. La tecnologia SmartLight è integrata in modo permanente nella lente e non richiede ulteriori regolazioni da parte dell'operatore.
Nei metodi di prova Brinell, Vickers e Knoop, per determinare il valore di durezza è necessaria un'analisi ottica delle diagonali dell'impronta di durezza.
Esistono diverse possibilità per l'analisi ottica dell'impronta:
analisi mediante oculare di misura
analisi mediante finestra di messa a fuoco e righello di misura
analisi mediante sistema con fotocamera – il più tecnologicamente avanzato
Si possono garantire risultati di misura esatti con contrasto ottimale e le migliori condizioni di luminosità solo su impronte riconoscibili in modo univoco. A tale proposito, è importante che le condizioni di luminosità rimangano sempre uguali per tutte le superfici di prova. Per garantirlo e fare in modo che un'errata impostazione della luminosità influisca sul risultato della misura, il controllo della luminosità è eseguito in modo interamente automatico dalla fotocamera digitale integrata. In questo modo si esclude completamente un'influenza dell'operatore.
L'autofocus funziona in due modi diversi:
Con il principio della misurazione diretta della forza una cella di carico integrata registra esattamente quando il penetratore tocca la superficie. Sulla base di questa misura della forza, il piano focale ottimale viene rilevato già durante il ciclo di prova.
Inoltre, con obiettivi con ingrandimenti molto elevati, la fotocamera digitale esegue un ulteriore autofocus.
Nei durometri attuali l'analisi automatica delle impronte è imprescindibile. In questo modo, si riduce notevolmente l'influenza dell'operatore nelle prove di durezza e i risultati sono più confrontabili.
L'analisi automatica dell'impronta nei metodi per la misura della profondità di penetrazione è eseguita da un calibro apposito che lavora insieme al software di misura. Durante la penetrazione del penetratore il calibro calcola un valore differenziale della profondità, che viene subito utilizzato dal software di misura per calcolare automaticamente il valore di durezza. Subito dopo la penetrazione il valore di durezza calcolato viene visualizzato sul display del durometro.
Nella Brinell prova di durezza di metalli intorno all'impronta si crea una chiara deformazione (rigonfiamento). Nei metalli morbidi questa deformazione è più marcata rispetto a quelli duri.
Ciò fa sì che, utilizzando l'illuminazione in campo chiaro, i bordi dell'impronta possano essere identificati e analizzati solo con difficoltà. L'impiego di una luce ad anello per l'illuminazione in campo scuro consente di identificare e analizzare più facilmente i bordi dell'impronta.
Nei durometri moderni si utilizza un sistema con fotocamera per eseguire metodi ottici di prova della durezza. Nella maggior parte dei casi esso è costituito da una fotocamera digitale da 1,3 megapixel, una fonte di luce e obiettivi con fattori d'ingrandimento diversi.
Il sistema con fotocamera viene impiegato per due processi di lavoro diversi. Da una parte si utilizza per definire la posizione della prova di durezza, dall'altra il compito principale del sistema con fotocamera è l'analisi manuale o automatica delle impronte. Per limitare al massimo l'influenza dell'operatore nella prova di durezza, il sistema con fotocamera esegue la messa a fuoco, il controllo della luminosità e l'analisi dell'impronta in modo completamente automatico. Ciò garantisce la massima precisione di ripetibilità.
Nei metodi di prova della durezza Rockwell, per materiali plastici, il test carbonio e la prova di durezza Brinell modificata con misura della profondità di penetrazione per determinare il valore di durezza è necessario misurare la differenza di profondità. In questo caso si misura la profondità di penetrazione del penetratore. Nei durometri moderni questo compito viene eseguito mediante un apposito calibro.
Un controller a logica programmabile (PLC, dall'inglese: Programmable Logic Controller) è un componente utilizzato e programmato per il controllo o la regolazione di una macchina o un impianto. Questi controller sono utilizzati nei settori più diversi, ad es. per il controllo di impianti di produzione completamente automatici, presse a iniezione e, appunto, anche per i durometri.
Con il termine PC embedded s'intende un PC industriale modulare e compatto. Si tratta di un sistema integrato, la cui architettura è simile a quella di un PC standard. In questo computer vengono inseriti nel sistema solo i componenti necessari per la specifica applicazione. Spesso questi PC vengono impiegati, a causa del minor fabbisogno di spazio di memoria, senza disco fisso (ad es. con scheda CF). I PC embedded sono utilizzati in prodotti per l'industria automobilistica, le tecnologie dei trasporti, le tecnologie di produzione, le telecomunicazioni e altro.
altro
Con PC esterno per il controllo di un durometro s'intende un comune PC standard che soddisfa tutti i requisiti tecnici (interfacce, spazio di memoria, potenza di calcolo, ecc.) per i durometri. Il PC standard dispone di un sistema operativo standard (ad es. WIN 7, WIN 8), di altri eventuali software e del software operativo del durometro.
Per gestire il PC esterno si utilizzano i normali dispositivi di inserimento dati, ovvero mouse e tastiera, e un monitor standard per la visualizzazione.
I PC esterni sono prevalentemente impiegati con i durometri completamente automatici. Ne consegue la necessità di dover convertire numerose funzioni per la prova di durezza molto complesse e dispendiose e di disporre, quindi, di capacità di memoria e potenze di calcolo elevate.
I durometri sono soggetti a parecchie direttive UE che devono rispettare e devono essere inoltre provvisti di marchio CE.
Ciò significa che si verifica a quali direttive sia soggetto il prodotto e se quest'ultimo raggiunge gli obiettivi di sicurezza definiti in dette direttive.
Per farlo si utilizza un'analisi della conformità (analisi dei rischi) per determinare i requisiti di sicurezza e tutela della salute applicabili allo strumento in questione. Infine lo strumento viene progettato e costruito tenendo conto dei risultati dell'analisi dei rischi.
La spina dorsale di tutti i durometri è il basamento che, per poter garantire condizioni di test sempre costanti nell'intero range dei carichi di prova, deve essere robusto e resistente a flessione per tutti i tipi di prove (ad es. in ghisa grigia o fusione di alluminio). Inoltre oggigiorno design e modularità sono sempre più importanti e devono quindi essere tenuti in considerazione anche per il basamento macchina.
Molti durometri utilizzati per prove semplici, come ad es. misure singole, sono provvisti di un volantino per l'avanzamento del campione.
Il volantino è particolarmente adatto per campioni piccoli, che possono essere inoltre bloccati e poi sbloccati molto velocemente. Grazie al volantino e all'uso manuale correlato, questi tipi di durometri possono essere impiegati come soluzioni stand-alone, senza essere integrati in impianti di produzione.
Sempre più durometri sono provvisti di un asse Z motorizzato per l'avanzamento del premi pezzo con successivo bloccaggio del campione.
Grazie all'unità di prova motorizzata, l'area di test aumenta a parità di altezza di lavoro costante e dimensioni compatte. L'ergonomia risultante per l'operatore rappresenta un progresso sostanziale in termini di condizioni lavorative. Questi durometri sono inoltre particolarmente adatti per campioni grandi e pesanti.
Grazie all'asse Z motorizzato gli strumenti possono anche essere integrati al meglio in impianti di produzione completamente automatizzati e utilizzati quindi per prove al 100%. Ovviamente possono anche essere utilizzati senza problemi come soluzione stand-alone.
Per poter eseguire curve di misura o misurazioni su molti campioni, è necessario un durometro completamente automatico con slitta X-Y motorizzata.
I fattori tecnici più importanti delle slitte X-Y sono ampie escursioni, velocità elevate e la massima precisione di posizionamento e ripetibilità. Ciò viene garantito da risoluzioni elevate e mandrini pressoché privi di gioco di inversione.